Cambiamento sì ma attenzione ai rischi

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Ciclicamente l’organizzazione di un’azienda ha necessità fisiologica di adattarsi alle nuove regole del mercato o allinearsi al suo percorso di crescita.

Essendo per me ed il mio Gruppo oggi uno di quei cicli, voglio farvi partecipi di alcuni dettagli utili forse ad altri .

Ogni volta che si affronta un cambiamento nascono inevitabilmente RESISTENZE sia nascoste che esplicite.

Anche per questo motivo in questi processi meglio farsi accompagnare per mano da un consulente esterno l’azienda che possa fungere, per il tempo necessario al cambiamento ( 6/12 mesi )  da Tutorship quale  garante del rispetto di procedure e tempistiche. Penso si possa definire l’investimento migliore del progetto in quanto il rischio di rigetto è molto alto.

Inoltre la quantità di impegno ed energie profuse soprattutto nelle fasi iniziali può portare ad una perdita di lucidità su alcune scelte, sulle cose da fare o su chi le deve fare, quindi può incidere sulla qualità del progetto trascinando in confusione gli obiettivi.

Questo è il momento in cui occorre tirar fuori tutta la nostra costanza e determinazione.

In fase di start-up del progetto i nemici sono tanti ma in particolare sono 3 quelli più insidiosi:

  1. resistenze al cambiamento implicite ed esplicite, per primo quelle del titolare stesso
  2. non allineamento strategico tra soci
  3. fretta di arrivare al risultato finale saltando passaggi obbligati

In merito a quest’ultimo rischio deve valere IL PRINCIPIO DEL CAMBIAMENTO A CASCATA

Ed in questo senso il cambiamento parte sempre dall’alto attraverso questi punti:

  • una chiara e condivisa cultura del cambiamento
  • la consapevolezza dei nuovi ruoli e delle nuove mansioni
  • l’esempio in prima persona coerentemente con il progetto a partire dall’imprenditore

Attenzione però alle statistiche ed agli obiettivi di fatturato.

Se non ci sarà chiarezza, rispetto delle priorità e giuste tempistiche il rischio maggiore sarà quello del calo di risultati.

Il cambiamento non si impone ma lo si costruisce; da metter nel conto chi nel cambiamento non crede. D’altro canto anche noi potremmo aver avuto dubbi nelle prime fasi , quindi pazienza e alzare il livello di scambio anche utilizzando differenti modi per comunicare a tutti i reparti.

Cosa da ricordare in generale ma ancor di più durante un ciclo di cambiamento:

 non c’è migliore conferma circa la bontà del nuovo progetto che l’aumento dei risultati.

Sarà allora, con i risultati in miglioramento che spariranno dubbi, perplessità e paure anche degli ultimi  ancorati a quanto hanno sempre fatto fino a quel momento, per comodità, mancanza di visione o fiducia nel leader.

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Roberto Manferdini

Presidente Gruppo Immobiliare San Pietro at Gruppo Immobiliare San Pietro
Nel 1986 ho fondato il Gruppo Immobiliare San Pietro. I mie interessi professionali non si limitano al real estate ma sono socio dell' incubatore/acceleratore, VZ 19 , dove vengono ogni anno valutati progetti in start - up di giovani neo imprenditori .
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