Comincio questo pensiero facendomi una domanda.
Ma qual’è uno dei fattori più ” acceleranti ” nel compimento di un’impresa ?
Spesso non sono nè i soldi ne le sole proprie abilità ne tanto meno la fortuna ma la capacità di scegliersi i collaboratori.
Dopo oltre trent’anni di esperienze sul campo imprenditoriale prima nel settore della progettazione edilizia poi nell’ intermediazione immobiliare e nei servizi ad esso correlati per finire nella gestione aziendale, posso con certezza confermare che un imprenditore ha la possibilità di far crescere la propria azienda solamente se è in grado di saper attrarre e mantenere i giusti collaboratori o dipendenti.
E questa è una regola che valeva nel passato ma ancor più nel presente quando spesso il rischio è dimenticarsi del valore umano.
Per questo motivo una delle più importanti fasi strategiche nella gestione di un’azienda è la scelta dei collaboratori.
Utilizzo appositamente il verbo scegliere come azione attiva di selezione nei due sensi: possibilità di selezionare e capacità di rendersi attraenti.
Esattamente quello che succede con i clienti, una buona politica aziendale deve fare in modo che il cliente preferisca te al competitor ..quindi ti scelga.
Per questo un imprenditore deve pianificare il percorso di reclutamento con molta attenzione e senza trascurare nessun dettaglio.
I 7 passi su cui noi in Immobiliare San Pietro ci siamo concentrati sono questi:
- portare a lucido la propria azienda
- accordarsi al vertice condividendo mansioni e ruolo da occupare
- scegliere gli strumenti per ottenere elevata quantità di curriculum
- costruire una griglia di pre-qualifica
- preparare un preciso schema per il colloquio
- definire esattamente proposta economica e piano di carriera
- costruire il programma di inserimento
Mi sono reso conto con l’esperienza che se vuoi selezionare collaboratori di livello devi essere un’azienda di livello.
Per questo è importantissimo avere all’interno ogni cosa in ordine; in questo caso vale più che mai la legge dell’attrazione.
ad esempio per attrarre collaboratori con alta qualità organizzativa , devi avere tu stesso un alto standard organizzativo in azienda.
E’ necessario che tutti i soci o i componenti del reparto che accoglieranno il nuovo collaboratore abbiano la stessa idea sulle mansioni che gli saranno affidate;
meglio discuterne bene prima e costruire una scheda mansioni precisando oltre le principali attività anche i principali flussi di comunicazione, chi e quando verranno fatte riunioni o colloqui individuali.
In base alla mia esperienza, mai sottovalutare possibili strumenti di ricerca: spesso, per i ruoli da coprire, dai siti specializzati, solo quantità ma scarsa qualità.
Al contrario dai collaboratori o spesso addirittura dai clienti stessi attraverso il passaparola ho ottenuto minor quantità ma alta qualità. Chi meglio di loro ti conosce!
Per evitare di perdere tempo o farlo perdere ai potenziali candidati, chi costruirà l’agenda dei colloqui dovrà già telefonicamente fare una prima selezione, curriculum alla mano,
approfondendo quei particolari che normalmente non fanno parte della proposta pubblicata ma sono dall’imprenditore ritenuti importanti.
Quando si incontra un candidato, sono molte le cose da valutare e le domande da fare; uno schema di domande per indagare sia sugli aspetti caratteriali che sulle competenze tecniche attraverso prove pratiche
potrà essere molto utile per evitare domande inutili come ” dimmi tre dei tuoi pregi e tre dei tuoi difetti ..”
Chiaramente remunerazione, tipo di contratto ed inquadramento ma soprattutto la possibilità di crescita ed un quadro chiaro dell’organizzazione aziendale
ci permetterà di comprendere ambizione e determinazione del candidato oltre a far sì che lo stesso si faccia una più chiara idea della posizione che presiederà.
Infine mi son reso conto che il vero lavoro comincia quando hai individuato il soggetto più adatto al ruolo;
l’accoglienza dei colleghi ed i primi passi all’interno della nuova azienda devono essere calibrati e dettagliati esattamente,
definendo un tutor di supporto e delle verifiche periodiche. Non c’è sconfitta peggiore di perdere un candidato o non godere delle sue attitudini per il fatto di averlo abbandonato a se stesso senza un preciso piano di inserimento..ed attenzione alla legge dell’esclusione ( messa in atto dai veterani ) che in questo caso potrebbe guastarvi la festa.
Buona scelta !
Roberto Manferdini
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