L’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati sul mercato immobiliare nelle principali città italiane relativi al primo trimestre 2020.
Il Covid-19 è stato determinante in questa prima fase, causando un notevole frenata rispetto a un inizio d’anno che sembrava promettere molto bene.
Si confermano le nostre previsioni scritte nell’articolo precedente, riguardo a rilevanti differenze in termini di numero di compravendite in relazione alla territorialità, a significare che non tutti i mercati si comportano e si comporteranno allo stesso modo, subendo gli stessi cali.
In particolare, è Milano a segnare la più forte ed inaspettata contrazione pari ad un -19,3%, mentre Bologna, sempre seconda a Milano per dinamicità del mercato, questa volta è risultata essere la città italiana con la più bassa percentuale negativa di vendite : – 6,4%.
Dobbiamo evidenziare in ogni caso che le previsioni si basano sui dati dei primi mesi dell’anno, con un gennaio e febbraio ancora fuori dalle problematiche legate alla pandemia e un marzo in piena emergenza. Sarà quindi importante analizzare i consuntivi dei successivi trimestri che comprenderanno, oltre l’ultimo periodo di lockdown, anche la prima parte dell’onda lunga di risposta di tutti i mercati (finanziari e occupazione in primis).
Un altro spunto di analisi interessante riguarda i primi segnali di una modifica delle richieste tipologiche. A differenza dagli anni precedenti, dove venivano predilette superfici piccole o medie, anche per effetto degli investimenti su immobili da destinare ad affitti brevi, ora le tipologie più apprezzate sono, per lo meno a Bologna, quelle tra gli 85 mq ed i 115 mq e quelle oltre i 145 mq. Quindi villette plurifamiliari o abitazioni indipendenti con giardini o grandi terrazzi.
Cosa aspettarsi? Lo sapremo non prima di autunno.
Fino a quel momento noi agenti immobiliari dovremo fornire ai nostri clienti ogni supporto ed informazione utile finalizzata ad una scelta consapevole, anche con l’aiuto di strumenti tecnologici sempre più mirati.
In questi momenti di forte emotività noi professionisti dobbiamo saper controbilanciare con razionalità e competenza, mettendo a disposizione dei nostri clienti analisi di mercato ponderate ma, soprattutto, analisi di contesto dei luoghi dove vivere, per una scelta che vada al di là della mera tipologia ma che, consapevolmente, tenga conto dei servizi presenti, delle strutture pubbliche accessibili velocemente, della presenza di infrastrutture di rete adeguate, della mappatura degli inquinamenti acustici o elettromagnetici e di tutto quello che normalmente influisce sul benessere abitativo al di fuori della casa stessa.
Oggi un bravo professionista ed intermediario immobiliare è chiamato a fare di più affinché l’acquisto mantenga nel tempo il suo valore creando i presupposti per un buon investimento.
Sul blog di Immobiliare San Pietro abbiamo fatto un’analisi di mercato ancora più approfondita grazie all’aiuto di Area Proxima, società di consulenza che lavora prevalentemente su dati georeferenziati per l’analisi degli immobili, delle dinamiche sociali delle città e/o territori.
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